La combinazione di ozonoterapia e acido ialuronico (in somministrazione intra-articolare) determina il raggiungimento di risultati migliori rispetto alle singole opzioni di trattamento.

Questi i risultati di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Journal of BIOLOGICAL REGULATORS & Homeostatic Agents.
Come è noto, l’artrosi è una malattia in crescita costante nelle società occidentali, che si caratterizza per la progressiva degenerazione della cartilagine articolare, con conseguente aumento di costi sociali.

L’insorgenza di artrosi è supportata da alcuni fattori di rischio quali l’obesità, l’età avanzata e l’attività lavorativa svolta.
Le terapie conservative tradizionali purtroppo non sono in grado di modificare il decorso della malattia (se non alleviarne i sintomi) e anche la chirurgia artroscopica non sembra dare un reale beneficio rispetto ai trattamenti conservativi.

Le terapie infiltrative rappresentano un’opzione terapeutica alternativa per un controllo efficace della sintomatologia gonartrosica.

Accanto alla terapia intra-articolare a base di acido ialuronico,  la cui efficacia è stata documentata in molti studi, un’opzione aggiuntiva di trattamento è data dall’ozonoterapia, che svolge una documentata azione anti-infiammatoria e sembra essere molto efficace nelle fasi iniziali dell’artrosi.
E diventata quindi uso comuni da molti Medici Specialisti, come il sottoscritto, la prassi di ricorrere all’ozonoterapia, somministrata in cicli ripetuti di infiltrazioni, associata a acido Ialuronico, al fine di mettere insieme l’azione anti-infiammatoria dell’ozono con quella lubrificante dell’ acido Ialuronico.

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